Nella cornice della Chiesa della Beata Vergine del Giglio, tesoro nascosto ai piedi delle Mura di Bergamo, la forma più tradizionale della visita guidata si fonde con quella più coinvolgente dell’evocazione poetica: con la voce narrante di Emanuela Palazzi e la musica di Alberto Foresti andrà in scena “Amare ciò che ancora non è. Nel tempo e per l'eternità”.
Nel 1911 Charles Péguy, in uno dei momenti più bui della sua vita, compose un piccolo e luminoso poema sulla Speranza, in cui immagina questa virtù come una bambina che strattona le due sorelle maggiori, la Fede e la Carità, dando loro la forza di avanzare nella via della vita. Una bambina irriducibile e tenace che «traverserà i mondi» amando «ciò che ancora non è».
Alle parole di Peguy, si fanno controcanto quelle di un altro grande poeta del Novecento: David Maria Turoldo. Nei suoi testi la parola speranza è una delle più ricorrenti e delle più amate. Turoldo canta una speranza «scandalosa», legata a un mondo e a un tempo tragico, che sembrava non offrirne alcuna. Una speranza “impresa da santi o da illusi”.
Peguy e Turoldo, due cantori di un’unica virtù, scandalosa e irriducibile, come una bambina ostinata e coraggiosa.
L'iniziativa si inserisce nel percorso di preparazione al Giubileo 2025 - Pellegrini di speranza.
Info evento:
Emanuela Palazzi, voce
Alberto Foresti, musica
40 min lettura e musica
20 min visita alla chiesa
Ritrovo presso la Chiesa della Beata Vergine del Giglio, via Sant'Alessandro (ai piedi di porta San Giacomo)