Sabato 1 febbraio alle ore 21:00 Officina Pasolini ospita Antonio Rezza, performer e autore di spettacoli con Flavia Mastrella, forse il duo più spiazzante, provocatorio e fuori dagli schemi del teatro contemporaneo italiano, all’interno di Conservazioni a lunga conservazione, progetto ideato e condotto da Noemi Serracini, scritto con Melania Petriello.
Un argomento di carattere universale, in questo caso la rabbia, viene declinato attraverso una serie di domande fatte all’ospite, le sue risposte, esperienze, riferimenti e divagazioni. Si parte dal libro Il Fattaccio (edito da La Nave di Teseo), in cui Antonio Rezza procede per paradossi e smembramenti, anche di corpi per arrivare a definire la sua rabbia: un’emozione che sembra animarlo poeticamente e artisticamente in modo atavico.
La conversazione prosegue e Rezza racconta come la rabbia diventa impasto creativo, a chi è rivolta, come contamina la sua dimensione artistica, compositiva e relazionale.
Qual è il suo rapporto con il contrario di questa emozione, ma anche chi sono i suoi maestri di rabbia, quali sono i suoi riferimenti, fino a confessare qualcosa che non ha mai avuto il coraggio di dire a nessuno.