Lunedì 27 gennaio | ore 16,30 - 19,30 | Casa del Pingone | Via della Basilica n. 13, Torino
Relatori:
Davide e Paolo Derossi - DEROSSI ASSOCIATI
Vittorio Jacomussi – DE FERRARI ARCHITETTI
Cristiano Picco - PICCO ARCHITETTI
Modera: Franco Lattes
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria QUI
Per gli Architetti di tutta Italia sono stati richiesti 3 Crediti Formativi Professionali al CNAPPC.
Seguendo una tedenza europea anche a Torino, negli ultimi due decenni, l’età media della popolazione urbana si è alzata in modo significativo. E’ indiscutibilmente cambiata la composizione demografica e le città debbono di conseguenza modificare la propria offerta di servizi sociali e culturali, così come aggiornare la loro dotazione di strutture residenziali di assistenza. Le amministrazioni piu avanzate offrono oggi servizi di trasporto pubblico agevolato, facilitano l'accesso ai servizi sanitari e ai luoghi di interesse, promuovono la partecipazione degli anziani attraverso una vasta gamma di attività culturali, sportive, ludiche. Allo stesso tempo in tutte le città italiane si sono investite molte risorse, sia pubbliche che private, con molte nuove strutture residenziali dedicate agli anziani già realizzate o in programmazione.
Tutte le regioni italiane, a seguito di una normativa nazionale, si sono dotate di ulteriori specifiche norme di settore che indicano parametri costruttivi, dotazioni minime, e specifici standard di accreditamento dei servizi offferti. Un comparto oggi regolato da una complessa normativa che sotto il profilo edilizio, igienico, impiantistico, acustico, di sicurezza antincendio, ecc., definisce alcuni modelli ricorrenti. Modelli che oggi sono in forte evoluzione a seguito di una maggior competizione tra gli operatori che spinge ad una progressivo miglioramento della qualità delle strutture, specialmente nel caso di servizi non accreditati e che devono intercettare utenti dal solo mercato privato. Modelli che negli ultimi anni assomigliano sempre più a strutture residenziali di tipo extralberghiero, con una suddivisione per settori di cura differente, camere piu ampie, più spazi di relazione sia interni che esterni, nuovi tipi di servizio, pur mantendendo la componente di assistenza medica, quest’ultima sempre piu specializzata. Nuove tipologie insediative che, a seguito di una maggior presenza statistica di anziani affetti da demenza, si sono progressivamente adeguate al modello di gestione del Gentel Care, ampliando la parte dedicata ai malati di Alzhaimer e spingendo verso modelli piu umanizzati. In alcuni casi si è sperimentata la convivenza con asili o scuole di infanzia per tentare di alleggerire la monofunzionalita delle grandi strutture.
D’altro canto è anche vero che la maggior parte degli operatori adottano modelli di investimento che spingono a realizzare strutture eccessivamente capienti, riducendo i costi di gestione e abbassando così i costi finanziari delle operazioni. Struttture che talvolta anche per questo sono piuttosto impattanti sul paesaggio urbano. Grandi infrastrutture per l’accoglienza che invece potrebbero essere piu articolate e di minor dimensione, piu adatte a far sentire l’ospite in una “casa” e non in una grande struttura di degenza. Si tratta indubbiamente di una nuova tipologia urbana in evoluzione e che rappresenta oggi una sfida progettuale non indifferente.
Ne discuteremo attraverso l’illuistrazione di 6 progetti da parte di 3 progettisti messi a confronto. Sono previsti interventi dal pubblico.