APERICERCA 21/11 - Perché si diventa celiaci?
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APERICERCA 21/11 - Perché si diventa celiaci?

Alla scoperta di possibili cause di una sempre più diffusa malattia immunologica.

Data e ora

gio, 21 nov 2024 17:30 - 19:00 CET

Località

Numero Zero

4 Via Benedetto Bonfigli #6 06100 Perugia Italy

Informazioni sull'evento

La celiachia è una malattia sistemica immuno-mediata scatenata dall’ingestione del glutine in alcuni individui geneticamente predisposti. Negli ultimi anni, diversi studi di coorte si sono dedicati all’analisi degli eventi precoci della malattia e del contributo di cofattori ambientali diversi dal glutine (timing e quantità di glutine assunto nella prima infanzia, infezioni virali, modalità di parto, allattamento, utilizzo precoce di antibiotici, alterazioni del microbiota intestinale).

In questo ambito si inserisce anche lo studio CDGEMM (Celiac Disease Genomic, Environmental, Microbiome, and Metabolomic), uno studio di coorte longitudinale prospettico internazionale, che coinvolge più di 500 bambini italiani e statunitensi a rischio di sviluppare la celiachia, in quanto familiari di primo grado di un individuo già diagnosticato (figli/e o fratelli/sorelle di un celiaco). Lo studio, avviato nel 2014 con i primi reclutamenti, si propone di: - analizzare eventuali alterazioni “omiche” del bambino a partire dalla nascita e fino alla possibile diagnosi; - studiare un ipotetico coinvolgimento di specifici ceppi batterici e dei loro metaboliti sullo sviluppo della malattia; - identificare dei marcatori precoci di celiachia, allo scopo di predire il rischio di insorgenza della malattia e, magari, “invertire la rotta” ripristinando la tolleranza nelle sue fasi precoci.

I partecipanti vengono reclutati prima della nascita o comunque prima dell’avvio dell’alimentazione complementare, con la raccolta dei primi campioni di feci quando possibile alla nascita e nei primi 10 giorni di vita. In seguito, campioni di feci vengono raccolti ogni 3-6 mesi, e un prelievo di sangue viene eseguito ogni 6-12 mesi; infine, vengono raccolti dati auxologici e questionari sullo stile di vita del bambino e della sua famiglia.

Ad oggi, 54 partecipanti hanno presentato una positività anticorpale per le anti-transglutaminasi IgA e 31 sono stati confermati celiaci.

Il gruppo CDGEMM ha già pubblicato diversi lavori che hanno contribuito ad un avanzamento conoscitivo dei meccanismi di malattia. Un primo lavoro sull’effetto dei geni HLA e di alcuni fattori ambientali (modalità di parto, modalità di allattamento, eventuale esposizione. precoce agli antibiotici) sulla composizione e funzione del microbiota intestinale prima ancora dell’esposizione al glutine ha identificato modifiche precocissime del microbiota in alcuni di questi bambini, che sottintendono possibili effetti pro-infiammatori e/o di immunomodulazione. Lo studio è poi andato avanti con la valutazione della composizione del microbiota nei mesi precedenti la diagnosi di celiachia: sono stati identificati sulle feci ceppi batterici e vie metaboliche specifiche che contraddistinguono i soggetti “in procinto di diventare celiaci”. Sempre nell’ambito del “modelling” alla ricerca dei fattori predittivi di celiachia, un altro importante lavoro ha permesso di identificare in circa 3⁄4 dei bambini che diventano celiaci una precoce comparsa degli anticorpi antigliadina deamidata di classe IgG, 6-12 mesi prima della comparsa degli anticorpi più specifici anti-transglutaminasi IgA. La coorte CDGEMM rappresenta, dunque, un modello prospettico longitudinale unico che potrà meglio esplicitare il ruolo delle scienze “omiche” nello studio della patogenesi della celiachia, fornire elementi di diagnosi non invasiva molto precoce e, possibilmente, identificare dei target terapeutici per una eventuale prevenzione dell’insorgenza dell’autoimmunità e/o per un ripristino della tolleranza.

Francesco Valitutti

Ricercatore Universitario presso la Clinica Pediatrica dell'Università di Perugia. Ha conseguito l'abilitazione scientifica nazionale come Professore Associato di Pediatria nel Febbraio del 2022. È specialista in Pediatria, perfezionato in Gastroenterologia Pediatrica.

Precedenti incarichi assistenziali come Dirigente medico di I livello presso la UOC di Pediatria dell'Ospedale Universitario di Salerno e presso la UOC di Gastroenterologia ed Epatologia Pediatrica dell'Ospedale Pediatrico AORN Santobono di Napoli.

Ha conseguito la Laurea in Medicina e Chirurgia, la Specializzazione in Pediatria e il Dottorato di Ricerca in Scienze Pediatriche tutti con lode presso "la Sapienza" Università di Roma dove è stato inoltre assegnista di ricerca.

In ambito scientifico è nel comitato del gruppo di studio della Celiachia dell’ESPGHAN (European Society of Pediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition) ed è stato membro della Commissione Formazione della SIGENP (Società Scientifica di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica). È autore di oltre 90 pubblicazioni scientifiche e di due capitoli di testi internazionali. Dal 2014 è Coordinatore Nazionale dello studio multicentrico internazionale CD-GEMM (Celiac Disease Genetics Enviromental Microbiome and Metabolomics)

Nell’estate del 2022 ha effettuato un periodo di formazione avanzata in gastroenterologia pediatrica presso l'Hôpital Universitaire Robert-Debré di Parigi. Dal 2015 al 2017 è stato Clinical Fellow presso il Great Ormond Street Hospital for Children a Londra e nel 2013 è stato Research Fellow presso il Massachussetts General Hospital a Boston. Dal 2010 al 2018 ha collaborato come redattore medico di articoli divulgativi per la Segreteria Scientifica della “Fondazione Celiachia” (AIC).

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