Sabato 19 ottobre, ore 12:00 - 12:30
Teatro Franco Parenti, Milano | Café Rouge
Una riflessione a margine del racconto per immagini di Valentina Tamborra nelle case di 9 famiglie, assistite dall’équipe in cure palliative pediatriche VIDAS.
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I PROTAGONISTI
MARTA SCRIGNARO | Pedagogista
Responsabile del Servizio Pedagogico-educativo presso Casa Sollievo Bimbi di VIDAS, coordina le attività di educatori, pedagogisti e terapisti diversionali che operano all’interno dell’équipe di cure palliative pediatriche nell’assistenza ai pazienti minori e alle loro famiglie Docente a contratto nelle università degli Studi di Milano-Bicocca e Statale di Milano, ha all’attivo una vasta bibliografia come autrice scientifica.
VALENTINA TAMBORRA | Fotografa e giornalista
Si occupa principalmente di reportage e ritratto, unendo scrittura e immagine. Insegna fotografia presso l’Istituto Italiano di Fotografia, Milano, e collabora con realtà accademiche quali NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, e IED, Istituto Europeo di Design.I suoi reportage sono spesso frutto di partnership con ong e enti attivi in Italia e all'estero, quali Medici senza Frontiere, Amref, Croce Rossa Italiana. Ultima pubblicazione, in ordine di tempo, è il volume I Nascosti, dedicato al popolo Sami.
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FESTIVAL INCONTRO 2024
Tre giorni di dialoghi, riflessioni, laboratori, performance, intorno al binomio paura e libertà, tema della terza edizione del festival INCONTRO.
Cosa succede quando la paura e la libertà si incontrano? Come possiamo essere liberi di avere paura? E che forme prende la paura della libertà?
Dialogo, spettacolo o stanza immersiva. L’appuntamento accoglie registri diversi attorno a temi forti, diritto, libertà, scelta.
La paura ha una voce sommessa che si fa chiara poco a poco. Per contro, la libertà sembra avere da subito il tono dell’affermazione, forte nella luce del giorno. Ma è vero anche il contrario. Paura abbagliante e libertà che bisbiglia.
Tre giorni per raccogliere voci e darsi una direzione possibile. Abitare il nostro presente chiede di far entrare l’altro nel nostro orizzonte. Essere consapevoli della sua paura e responsabili della sua libertà. Si è liberi quando si può garantire all’altro, a ogni altro, la stessa libertà che pretendiamo per noi. Quando la diversità che l’altro esprime può diventare bene di tutti.