È una performance site-specific con Silvia Calderoni (e ospiti a sorpresa) pensata per abitare gli spazi della mostra FUTURE IN THE PAST - inaugurata al Museo della città il 15 marzo - e dedicata al nuovo Archivio digitale Motus, che raccoglie materiali dai 35 anni di avventure teatrali. Una mostra-atlante che, dalla viscosità del passato, fertilizza il futuro, così l’abbiamo definita, scegliendo di allestire l’ala nuova del museo secondo un andare, un sorprendente itinerario non cronologico. Il passaggio da una stanza all’altra - attraverso il corridoio / tunnel di parole che re-suscitano le voci fantasmatiche dei tanti attori e attrici che hanno attraversato le scene di Motus - dà vita a una nebulosa mnemonica dove i confini, l’inizio e la fine di ogni singolo spettacolo, non hanno più senso, perché tutto fa parte dell’unica grande opera lunga 35 anni. Proprio in relazione a questo fluttuante posizionamento, che trasforma la mostra in oggetto artistico autonomo, Silvia Calderoni abiterà lo spazio inscenando un reading “dadaista e furioso”, dalla drammaturgia caleidoscopica: un viaggio nel tempo e nello spazio, tramite il reenactment di frammenti dai tanti copioni e quaderni di regia esposti, come se scivolasse sui suoi mitici pattini a rotelle o fosse alla guida dell’auto di Pasolini, esposta nel giardino del museo.