I sistemi informativi sono strumenti imprescindibili per la conoscenza, la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale di musei, archivi e biblioteche. Tuttavia, frammentazione e autoreferenzialità continuano a limitarne il potenziale. Oggi, grazie a nuovi investimenti e a un approccio innovativo promosso anche dal Ministero della Cultura, si punta a integrarli in un ecosistema tecnologico aperto e trasparente.
Il seminario è un'occasione per approfondire i cambiamenti in atto e le prospettive future. Un'opportunità per comprendere come un uso consapevole della tecnologia possa essere un fattore dirimente per superare la divisione tra settori e contribuire a rendere il patrimonio culturale più vivo e accessibile a tutti.
L'appuntamento si inscrive nell'offerta di Digital MAB, iniziativa di formazione transdisciplinare rivolta a professionisti e istituzioni - musei archivi e biblioteche e a tutti gli istituti, pubblici o privati, che integrano collezioni museali, archivistiche e/o bibliografiche.
L'appuntamento di Roma è il primo di quattro seminari itineranti, che tra febbraio e maggio 2025 affronteranno diversi temi chiave con il contributo di affermati esperti. Dopo l'approfondimento di Chiara Veninata - Istituto Centrale per gli Archivi - sul funzionamento dei sistemi informativi di musei, archivi e biblioteche, Sarah Dominique Orlandi - Creando. Idee e strategie per la cultura - analizzerà le questioni etiche legate alla comunicazione digitale, Iolanda Pensa - Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana - parlerà di come i dati culturali possono essere usati e riutilizzati, Giovanni Michetti - Sapienza Università di Roma - discuterà il valore economico del patrimonio digitale.
Digital MAB è un’azione di Dicolab. Cultura al digitale, il sistema formativo per la trasformazione digitale del patrimonio culturale promosso dal Ministero della Cultura - Digital Library nell’ambito del PNRR Cultura 4.0, realizzato dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali e finanziato dall’Unione europea – Next GenerationEU.
