Il concetto di bello e brutto è sempre relativo e discutibile. Ma parlare di bello e brutto in termini ideali è molto diverso dal parlare di belle e brutte fotografie.
È più difficile preparare un buon piatto con ingredienti scadenti o scolpire una bella scultura senza gli strumenti necessari o una cultura artistica.
Solo la fotografia ha questo potere unico di rendere assolutamente belle le brutture che vediamo in un’immagine, così come ha il potere di rendere improvvisamente brutto ciò che tutti pensano sia bello.
Alcuni sostengono che sia più facile scattare una bella fotografia di un soggetto brutto che viceversa. Lo stesso processo che si verifica quando guardiamo nelle zone di guerra: un campo di battaglia, dove la violenza crea conflitti morali ed estetici, è molto più fotogenico di un luogo pacifico dove tutto è già in equilibrio.
Così anche nei ritratti: in un certo senso, una donna per così dire brutta può diventare un bellissimo personaggio fotografico, mentre una bella modella ha molte probabilità di diventare un brutto soggetto anonimo.
Attraverso la fotografia abbiamo imparato che c’è bellezza anche nelle cose che non vogliamo vedere. È una bellezza che può attrarre in modo quasi inspiegabile, fatta di rappresentazioni estreme di guerre, morte, sessualità deviata, sofferenza, mostruosità indotte o naturali.
Spesso ci sorprendono per la loro drammaticità, ma allo stesso tempo ci attraggono.
L’obiettivo di DIAFRAMMI è mettere in primo piano l’importanza del linguaggio visivo e lo sviluppo di mezzi necessari per interpretare la fotografia contemporanea.
Chi è Luisa Bondoni
Storica dell’arte e storica e critica della fotografia, si laurea nel 2006 in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Parma, con una tesi in storia della fotografia, con relatori Lucia Miodini e Arturo Carlo Quintavalle.
Nel 2004 inizia la sua collaborazione con il Museo Nazionale della Fotografia di Brescia di cui è la curatrice. Già docente di Storia della Fotografia I-II nel master post universitario di primo livello Archivi fotografici presso l’Università degli Studi di Trieste, attualmente insegna Storia della Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Rimini.
Realizza conferenze, corsi, seminari e workshop dedicati alla cultura fotografica, è lettrice portfolio in vari festival e manifestazioni. Ha tenuto conferenze in occasione di importanti eventi come il Milano Photofestival e il Festival della Fotografia Etica.