Monza: oltre 100 anni di storia. Passato, presente e futuro di un'icona

Monza: oltre 100 anni di storia. Passato, presente e futuro di un'icona

La visita alla collezione, il racconto del libro scritto da M. Campi e l'esperienza di MTS che prepara i futuri meccanici e ingegneri

Data e ora

dom, 13 ott 2024 10:00 - 12:00 CEST

Località

Museo Fratelli Cozzi -Legnano

46 Viale Pietro Toselli 20025 Legnano Italy

Politica di rimborso

Rimborsi fino a 7 giorni prima dell'evento
La commissione di Eventbrite non è rimborsabile.

Informazioni sull'evento

  • L'evento dura 2 ore

Domenica 13 ottobre il nostro museo aprirà al pubblico - è aperto ai singoli visitatori solo poche volte all'anno- con un evento dedicato all'autodromo di Monza ed ai suoi oltre 100 anni.

L'idea nasce dal libro del giornalista e fotografo Massimo Campi e dal forte legame che i 100 anni dell'autodromo hanno con altre importanti date: i 100 anni della Città di Legnano (1924-2024) e i100 anni dell'autostrada A8 (il casello di Legnano è stato da subito presente). Il link è fortissimo visto che fu proprio l'ingegner Puricelli a progettare l'autodromo nel 1922 e l'autostrada nel 1924.

Per il nostro museo la divulgazione delle storie del territorio e delle imprese è un obiettivo molto importante. Altri eventi hanno avuto questo tema e hanno coinvolto molto pubblico.

Il coinvolgimento di Motorsport Technical School è il segno di un'altra nostra volontà: le nostre iniziative culturali nel raccontare il passato vogliono anche guardare al futuro, coinvolgendo le giovani generazioni. MTS in questa occasione avrà la possibilità di raccontare cosa fa con una finalità di orientamento. Infatti invitiamo a essere presenti studentesse e studenti delle scuole del territorio.

Pogramma della giornata:

- ore 09.45 - 10.00 : accoglienza al museo

- ore 10.00 - 10.40: visita guidata alla collezione

- ore 10.40 - 11.20 - Presentazione libro Massimo Campi: Oltre 100 anni di Autodromo raccontati di Massimo Campi in un dialogo con Laura Defendi

- ore 11.20 - 12.00 - Presentazione Motorsport Technical School: la migliore scuola in Europa per meccanici e ingegneri da competizione

- ore 12: domande dal pubblico

- ore 12.15/30: chiusura evento


Qui maggiori informazioni sul libro e il suo autore e su Motorsport Technical School

Monza 1922 - 2022 | 100 anni di passione, un secolo di storie

di Massimo Campi

Monza, “Il tempio della velocità”: così è sempre stata definita la pista dell’Autodromo Nazionale di Monza con il suo tracciato fatto di veloci rettilinei e poche curve, tutte molto tecniche. L’autodromo italiano ha compiuto un secolo di storia. Una pista nata per soddisfare la nascente industria automobilistica e motociclistica di una nazione che si stava rialzando dopo una feroce guerra. Monza è un nome diventato famoso in tutto il mondo, sia per le imprese sportive che hanno visto come protagonisti i migliori campioni ma anche per i suoi drammi. Quando è stata costruita, un secolo fa, era il terzo tracciato permanente al mondo dopo Brooklands ed Indianapolis. Mentre sul tracciato inglese non si corre più da vari decenni, Monza, con l’ovale dell’Indiana, detiene il primato delle piste in attività più vecchie al mondo. Quando si parla di motorsport sono pochi i tracciati che sono rimasti impressi nell’immaginario collettivo oltre ai due già citati: Le Mans, con la sua famosa maratona che dura due giri completi di lancette d’orologio, il Nürburgring, inferno verde tra le colline dell’Eifel e Spa-Francorchamps con il nastro d’asfalto tra i saliscendi delle Ardenne.

Sfogliando gli albi d’oro dei vincitori dei Gran Premi, appare subito evidente che a Monza sono sempre emersi i migliori. La speciale classifica è guidata da due nomi: Michael Schumacher e Lewis Hamilton, con ben 5 successi a testa, seguiti da Nelson Piquet con 4 successi ed una lista di altri grandi campioni, partendo da Tazio Nuvolari e Juan Manuel Fangio, passando per Ascari, Prost, Lauda, Clark, Vettel, Caracciola, Alonso, Peterson, Surtees, Stewart, Andretti, Mansell e per finire ad Ayrton Senna.

Vincere in terra di Brianza è sempre stato un vanto per tutti i grandi campioni ma anche per tutti i piloti delle categorie minori. Entrare a Monza è per molti come accedere ad un santuario, con le sue regole spesso non scritte ma dettate da un mix di velocità, coraggio ed intelligenza. Salire sul gradino più alto del podio quando si vince una gara importante e vedere sotto il pubblico che ha invaso la pista per far festa ai vincitori, è come ricevere una laurea.

L’Autodromo di Monza è stato teatro di grandi vittorie, ma anche di tragedie, ed alcune di queste fanno parte della storia del motorsport e di questa pista.

Spesso le gare nell’Autodromo di Monza hanno avuto molta influenza sulla storia delle grandi competizioni. Il Gran Premio d’Italia, per molte stagioni, è stata una delle ultime gare del campionato dove si sono decise le sorti di chi poteva diventare campione ed altre volte sono proprio stati i drammi a cambiare l’esito della storia. La velocità della pista l’ha sempre resa unica nel panorama internazionale, ma anche un tracciato tra i più pericolosi dove è spesso andata in scena la sfida tra l’uomo, la macchina ed il destino. Vincere con una vettura dal colore rosso, Alfa Romeo o Ferrari, ha sempre rappresentato un vanto per l’industria italiana e per tutta l’Italia intera.

“Monza 1922 - 2022” non vuole essere un elenco didascalico di risultati ma una serie di racconti con un comune denominatore: la passione per I motori, l’autodromo, gli uomini e le imprese sportive che lo hanno reso famoso.


Massimo Campi

Giornalista e fotografo è nato nel 1958 a Milano. Dal 1986 si è specializzato nella fotografia sportiva seguendo le principali competizioni motoristiche, sia come fotografo “free lance” che come collaboratore di importanti agenzie del settore, testate specializzate, case editrici e siti internet.

Le sue immagini di motorsport, storia di Milano, archeologia industriale e reportage di viaggio, sono state esposte in molteplici mostre e pubblicate in diversi libri.

Come giornalista ed autore ha pubblicato: “Trofeo Cadetti, una storia che continua” (con Roberto Chinchero – Promit Edizioni) - “Ferrari, le Granturismo da corsa” (Giorgio Nada Editore) – “Milano, scatti e spigolature” (con la scrittrice e poetessa Simonetta Caligara) – “Monza 1922-2022 cento anni di passione un secolo di storie” – “Historic Formula Show, Lugano 2023” – “Ayrton - Simply the best” (con Carlo Baffi e Raul Zacchè).

Nel 2013 con l’amico giornalista Bruno Brida, ha fondato il sito motoremotion.it che si occupa di motorsport e di storia delle corse automobilistiche.


Motorsport Technical School

MTS vuole soddisfare l’esigenza delle squadre corse di reperire figure professionali altamente specializzate.

L’obiettivo della scuola è quello di generare eccellenze formative che soddisfino le richieste del mercato delle competizioni.

La scuola ha sedi a Lesmo e presso l’Autodromo di Monza, tempio della Formula 1 e della velocità.

Gli studenti, da giovani appassionati, alla fine dei percorsi formativi vengono inseriti nel mondo del Motorsport da veri professionisti: almeno 8 corsisti su 10 riescono a trovare un impiego lavorativo nel Motorsport.

Il successo del progetto formativo è dimostrato dall’interesse e apprezzamento ricevuto dai Team e dalle aziende che, con i loro interventi didattici, danno sempre più valore aggiunto alla scuola.

È grazie a loro che gli studenti possono vivere situazioni vicine a una vera e propria competizione e acquisire competenze tecniche sempre più evolute.

Durante le lezioni, che si svolgono nelle aule della sede di Lesmo e nei box dell’Autodromo di Monza, intervengono autorevoli rappresentanti del Motorsport e sono previste visite ad aziende di riferimento nel settore.


Organizzato da

 

Oltre 60 Alfa Romeo dal 1950 al 2015 e il Cozzi.LAB: un archivio di libri, poster, fotografie, disegni tecnici, manuali di manutenzione e di ricambi, trofei, riviste e stampe d’epoca, modellini, merchandising.

Il Museo Fratelli Cozzi nasce dalla passione di Pietro Cozzi per il marchio Alfa Romeo, passione che lo porta a collezionare, a partire dal 1950, un esemplare per ogni modello prodotto dal Biscione, scelto tra l'allestimento più performante o interessante ai fini del collezionismo, comprendendo nella collezione 2 auto uniche al mondo ed alcuni modelli rarissimi.

 Sono tante le storie che il Museo racconta e, tra queste, quella di Pietro Cozzi: un imprenditore che ha fatto della sua passione una professione, che ha voluto condividere con tutti attraverso il Museo.

Il Museo, disegnato dallo studio di architettura Buratti, è stato pubblicato per il suo particolare concept su molte riviste di arredamento, architettura e design.