Pluralismo e diritto d'autore al tempo dell'intelligenza artificiale
L'IA generativa è balzata agli onori della cronaca: infinite possilità e altrettanti rischi. Come tutelare efficacemente i diritti in gioco?
Data e ora
Località
Via Isonzo, 21/b
21 Via Isonzo c/o Agcom - Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni 00198 Roma ItalyProgramma
9:15 AM - 9:45 AM
H. 09.15: Registrazione & Welcome coffee
9:55 AM - 10:30 AM
Relazioni
10:30 AM - 11:15 AM
Tavola Rotonda: Il ruolo delle Istituzioni europee e delle Autorità nazionali
11:15 AM - 11:45 AM
Tavola Rotonda: Il ruolo delle imprese
Informazioni sull'evento
L'intelligenza artificiale generativa promette di aprire nuovi orizzonti alla creatività umana, offrendo così una vasta gamma di opportunità di conoscenza e di crescita e al contempo nuovi mercati ai titolari dei diritti.
Negli ultimi mesi, però, le controversie sull'IA generativa sono esplose in quasi tutti i settori del diritto della proprietà intellettuale: dal copyright ai brevetti, dai marchi ai diritti di pubblicità. Esse hanno riguardato sia l'uso di opere protette da proprietà intellettuale per l'impiego di modelli di IA generativa sia la questione se le immagini, i testi e le invenzioni che ne derivano possano o debbano essere protetti come proprietà intellettuale.
Le questioni legali che queste controversie sollevano sono profonde e di vasta portata: se le opere prodotte dagli algoritmi di IA generativa non sono ammissibili al diritto d'autore, allora qual è il loro status giuridico? Se non sono proprietà intellettuale, possono essere possedute da qualcuno - e, se sì, da chi? Esistono restrizioni alla raccolta di dati da parte dell'IA?
Ma per apprezzare appieno le dimensioni legali del fenomeno, gli operatori del settore devono innanzitutto comprendere le potenzialità di una tecnologia così sofisticata e in rapida evoluzione da costituire un fattore chiave in grado di rimettere in discussione la premessa economica su cui si fonda il diritto di proprietà intellettuale, che va oltre le questioni legate alla tutela dei dati personali.
Il tutto in un contesto nel quale la regolamentazione in ambito digitale, a partire dal contesto europeo (vedi DSA), tenta di offrire un quadro comune condiviso in un contesto sempre più complesso e difficile da armonizzare.
In questa chiave, il ruolo delle Autorità nazionali diventa fondamentale per far sì che il fenomeno possa essere regolato in una prospettiva più ampia e non soltanto sotto la lente - indispensabile, ma necessariamente non esclusiva - della tutela dei dati personali, tenendo conto, dunque, dei diversi interessi e delle varie spinte in gioco, in modo tale che tale caleidoscopio di posizioni e prospettive, da un lato, non freni l’innovazione e, dall’altro, non favorisca esiti socialmente preoccupanti e inaccettabili.