Storie in Movimento | GIORNO 4

Storie in Movimento | GIORNO 4

Napoli e il Mondo, un confronto fra punti di vista sul Patrimonio dal passato, dal presente e prospettive future.

Di Comune di Napoli - Cultura

Data e ora

gio, 28 nov 2024 16:45 - 19:00 CET

Località

Complesso Monumentale San Domenico Maggiore

18 Vico San Domenico Maggiore 80134 Napoli Italy

Programma

5:00 PM - 5:30 PM

Dal palazzo dei viceré al museo autonomo: la reggia e la città

Bianca de Divitiis

Mario Epifani

5:30 PM - 6:00 PM

Le Corbusier a Napoli: una città "riuscita"

Orfina Fatigato

6:00 PM - 7:00 PM

Napoli e il Mondo, patrimonio, progetti e politiche

Roberta Amirante

Ana Navarro Ortega

Renato Quaglia

Informazioni sull'evento

GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2024

Sala del Capitolo Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore

Vico San Domenico Maggiore, 18 - Napoli

Ingresso diversamente abili: Vicoletto San Pietro a Maiella, 3A
dalle 16.45 alle 19.00

numero max partecipanti: 100

Presentazione Dal palazzo dei viceré al museo autonomo: la reggia e la città.

Con Bianca de Divitiis (Professoressa di Storia dell'Arte Moderna, Università Federico II) e Mario Epifani (Curatore del Museo e Real Bosco di Capodimonte).

Nel 2020 il Palazzo Reale di Napoli ha avviato un nuovo corso come museo autonomo, sulla scia della riforma del Ministero della Cultura avviata nel 2014. In questi ultimi anni il museo ha lavorato molto sulla propria identità in quanto residenza reale nonché luogo simbolico e identitario per la città. Nuove ricerche - che hanno coinvolto anche le università locali - hanno costituito la base per l'impostazione di lavori di restauro e riallestimento tuttora in corso, sfociando in mostre e pubblicazioni che hanno messo a fuoco singoli momenti della storia del Palazzo e parti delle sue collezioni. Nuovi spazi espositivi sono stati aperti al pubblico, da ultimo il Museo della Fabbrica, spazio introduttivo alla visita dell'Appartamento di Etichetta e di tutto il complesso monumentale. Come ultimo numero della serie dei "Quaderni di Palazzo Reale" è stato pubblicato un volume dedicato alla rete delle residenze dei viceré e dei governatori della monarchia ispanica, di cui la reggia napoletana fece parte.

Bianca de Divitiis è Professore Ordinario di Storia dell'Arte Moderna presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, dove ricopre anche il ruolo di Vicedirettrice del Dipartimento di Studi Umanistici e membro della Commissione di Ricerca di Atene. Laureata a Napoli ha conseguito il dottorato in Storia dell’Architettura, Scienze delle Arti e Restauro presso la Scuola di Studi Avanzati di Venezia.,

Dopo aver ottenuto diversi assegni di ricerca (IUAV) e borse di studio internazionali (The Warburg Institute, Villa I Tatti, The Paul Mellon Centre), è stata Principal Invetigator del progetto ERC Historical Memory, Antiquarian Culture, Artistic Patronage in Renaissance Southern Italy (2011- 2016). Attualmente è Principal Invetigator del progetto PRIN Renaissance in Southern Italy and the Islands: Cultural Heritage and Technology. Ha partecipato a diversi progetti internazionali (Accademia Reale Olandese, Getty Connected Art Histories), ed è membro di diversi comitati scientifici internazionali (Kunsthistorisches Institut di Firenze, Palladio Museum, Centro per la Storia delle Città Portuali (Museo di Capodimonte – Texas University, Pio Monte della Misericordia e Palazzo Reale di Napoli). Ha pubblicato numerosi articoli su riviste internazionali sia sull’architettura ingelse del Settecento che sulla cultura artistica, architettonica e antiquarria a Napoli e nell’Italia meridionale. Su quest’ultimo tema ha pubblicato una monografia sulla committenza architettonica e collezionismo antiquario dei Carafa (Marsilio 2007). Ha inoltre curato tre volumi sulla cultura antiquaria in Italia Europa e A Companion to the Renaissance in Southern Italy (Brill 2023). Attualmente sta completando la monografia Il Rinascimento e il Regno.

Mario Epifani. Nato a Roma nel 1974, Mario Epifani ha studiato tra Viterbo, Roma e Napoli, dove ha conseguito il dottorato nel 2008 all’università Federico II con una tesi sui disegni napoletani del Sei e del Settecento. Stagiaire al Département des arts graphiques del Louvre, poi borsista della Fondazione Roberto Longhi a Firenze, nel 2009-2010 ha ottenuto una fellowship del Getty Research Institute a Los Angeles. Nei ranghi del Ministero della cultura dal 2010, Epifani ha avviato la sua carriera di funzionario a Torino, dove è passato dalla Soprintendenza alla direzione dell’Armeria Reale e in seguito al ruolo di curatore dei Musei Reali. Nel 2020 si è trasferito come curatore al Museo e Real Bosco di Capodimonte; dal 2020 al 2024 è stato direttore del Palazzo Reale di Napoli. Ha pubblicato diversi contributi incentrati sulla pittura, sul disegno e sul collezionismo tra Roma e Napoli nei secoli XVII e XVIII.


Presentazione Le Corbusier a Napoli: una città "riuscita".

Con Orfina Fatigato (Professore Associato di Progettazione Architettonica e Urbana, Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II).

Nel mese di ottobre del 1911 un giovane svizzero arriva a Napoli dopo un lungo viaggio. Partito da Berlino, ha visitato Dresda, Praga, Vienna, ha costeggiato il Danubio, ha attraversato i Balcani, ha visto e amato Istanbul, poi Atene, è partito da Brindisi per arrivare in Italia meridionale, a Napoli; è Ch.-E. Jeanneret, il giovane futuro Le Corbusier. A Napoli Jeanneret scrive sul suo IV Carnet di viaggio le pagine che diverranno, cinquantacinque anni più tardi, l'ultimo capitolo dell'ultimo libro di Le Corbusier.

Come attraversa la città? Cosa si aspetta di vedere? Cosa scopre? Cosa rappresenta Napoli nel suo lungo 'Voyage en Orient?' 'Napoli è “riuscita? Il lavoro di ricerca - sviluppato in occasione del Centenario del Voyage d’Orient e poi confluito nel libro Naples est réussi. Il ritorno in Occidente di Le Corbusier (Officina Edizioni 2014) – elabora alcune possibili risposte, attraverso la ricostruzione degli itinerari di attraversamento della città e la rilettura critica dei diversi frammenti del "paesaggio napoletano" che Jeanneret alla fine del suo viaggio in Oriente, decide di “portare con sé” in Occidente.

I temi emersi dal viaggio di Le Corbusier a Napoli possono essere ancora oggi una traccia per interpretare la città? per interrogare la sua permanente condizione di soglia tra dimensioni talvolta opposte, le molteplici percezioni contradditorie che ne scaturiscono, e gli immaginari che attiva?

Orfina Fatigato è Professore associato presso il DiARC, Università di Napoli Federico II. Coordina il programma internazionale di Doppio Titolo in Architettura tra UNINA e ENSA Paris-Malaquais. Si occupa di progettazione architettonica e urbana, e in particolare del progetto di rigenerazione urbana come sistema processuale adattivo. Lavora sul tema degli usi transitori di spazi vuoti e sottoutilizzati nei paesaggi urbani contemporanei, e dell’’Abitare, indagando in particolare il tema dello spazio intermedio tra dimensione privata e collettiva. Fa parte della rete internazionale Designing Heritage Tourisme Landscapes che interroga le relazioni possibili tra progetto, turismo e patrimonio. É membro del Laboratoire de recherche ACS Architecture Culture Societé (ENSA Paris-Malaquais), del Réseau LIEU (Logiques, Identités Espaces, Urbanités).

Attualmente coordina l’unità di ricerca UNINA nell’ambito del PRIN PNRR Beni Confiscati in Transizione: da anti- città a terzo Patrimonio.


Tavola rotonda Napoli e il Mondo, patrimonio, progetti e politiche.

Intervengono Roberta Amirante (Professoressa Ordinaria di Progettazione Architettonica, Dipartimento di Architettura Università di Napoli Federico II), Ana Navarro Ortega (Direttrice Istituto Cervantes di Napoli), Renato Quaglia (Direttore Generale Fondazione FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli Napoli).

Roberta Amirante. È PhD in Composizione Architettonica (IUAV, Venezia 1990).

Dal 2002 è Professore ordinario di PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II.

Dal 2015 al 2021 è stata membro del Senato Accademico Unina.

Dal 1996 è membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Architettura Unina.

Per quarant’anni ha fatto parte della redazione della rivista “Op.cit.”, diretta da Renato De Fusco.

Ha sviluppato e pubblicato numerose ricerche nel campo della progettazione architettonica e urbana.

Si è occupata di didattica del progetto di architettura e, più recentemente, del rapporto tra progetto architettonico e ricerca scientifica (anche a seguito dell’impegno come Esperto Valutatore nell’ambito del primo esercizio di valutazione della ricerca in Italia ANVUR, 2011).

Ha organizzato diversi congressi e convegni internazionali: in particolare, nel 2011, è stata responsabile scientifico del Colloque internazionale dedicato al Viaggio in Oriente di Le Corbusier, organizzato in collaborazione con la Fondation Le Corbusier di Paris.

Ana D. Navarro, archeologa e curatrice museale, ha lavorato nell'amministrazione spagnola dal 2002 come direttrice del Museo di Almería (2005-2013) e del Museo Archeologico di Siviglia (2013-2018).

Dal 2018 al 2021 ha collaborato come ricercatrice con l'Università romana La Sapienza, l'Università di Sarajevo e con alcuni progetti europei, nonché in qualità di valutatrice di proposte culturali per finanziamenti europei.

Ana Navarro ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze sociali con premio straordinario e menzione internazionale.

Dal 2021 dirige l'Instituto Cervantes di Napoli, promuovendo la cultura in lingua spagnola e collaborando con numerose istituzioni italiane e internazionali, tra cui la FAO e l'UNESCO.

Renato Quaglia è project manager, direttore organizzativo, coordinatore di istituzioni e iniziative culturali.

È, inoltre, direttore generale della Fondazione FOQUS, progetto di rigenerazione urbana nei Quartieri Spagnoli a Napoli, analista OCSE per programmi di rigenerazione urbana e project manager del Future Forum.

È stato direttore organizzativo della Biennale di Venezia dal 1998 al 2007 e consulente per progetti di formazione e di sviluppo nelle Regioni del Sud Italia e per organizzazioni internazionali.

È chevalier de l’Ordre des Art set des Lettres della Repubblica Francese.


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STORIE IN MOVIMENTO

Dialoghi e Percorsi sulle Vite del Patrimonio Culturale Diffuso

talks / tavole rotonde / tours

25 novembre – 1° dicembre 2024

Palazzo Cavalcanti / Gallerie d’Italia - Napoli / Sala del Capitolo (Complesso di San Domenico Maggiore) / Spazio OBÙ Fondazione Terzo Luogo

Promosso e finanziato dal Comune di Napoli

Coordinamento e produzione Ex-Voto

Ideazione e direzione scientifica Francesca Amirante

A cura di Nicola Ciancio (per Ex-Voto)

Si ringraziano: ANM Azienda Napoletana Mobilità | Gallerie d’Italia - Napoli museo di Intesa San Paolo | Spazio OBÙ – Fondazione Terzoluogo

Dal 25 novembre al 1°dicembre 2024 il Comune di Napoli presenta "Storie in Movimento: Dialoghi e Percorsi sulle Vite del Patrimonio Culturale Diffuso".

Un ciclo di incontri, tavole rotonde e tour dedicato agli studi scientifici e agli usi attuali del patrimonio materiale e immateriale di Napoli.

Storie in Movimento si propone di portare all’attenzione dei cittadini e di un pubblico ampio, anche non specialistico, la ricca tradizione di studi che ha come oggetto il patrimonio culturale partenopeo.

La rassegna raccoglie e presenta le ricerche di architetti, storici dell’arte, archeologi e studiosi dei beni culturali, che da anni analizzano questo patrimonio unico.

All'interno del programma, il patrimonio viene osservato anche attraverso le sue "vite" attuali, raccontate tramite progetti che coinvolgono attori del mondo dell’arte, dell’educazione, del sociale, della creatività e dell’imprenditoria.

Si incroceranno così storie che partono da molto lontano nel tempo e che scavano nelle profondità della città, fino a giungere a opere di artisti contemporanei e importati progetti di rigenerazione e base culturale che agiscono nell’oggi.

Un programma ricco ed in movimento attraverserà diversi luoghi della città, per mostrare la stratificazione presente fra un patrimonio, eredità del passato, e le sue vite in atto e in potenza nell’epoca contemporanea.


Francesca Amirante classe 1965 è una storica dell’arte, dottore di ricerca, docente e si occupa di valorizzazione dei Beni Culturali dagli anni 80. Studiosa di scultura del ’500, esperta in progetti educativi nei Musei, ha scelto di mettere al primo posto dei suoi interessi la relazione tra arte e umanità. È stata docente alla Federico II, l’Orientale, Suor Orsola Benincasa. È socio fondatore e, dal 2016, Presidente di Progetto Museo. È curatrice di mostre e, dal 2005, del Complesso Museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco. È ideatrice del progetto Accogliere Ad Arte che mira a mettere sempre di più in relazione i beni culturali con alcune categorie professionali importanti per l’accoglienza a cittadini e forestieri nelle città. È consigliere del Sindaco di Napoli per il patrimonio culturale diffuso materiale e immateriale e collabora alla progettazione delle manifestazioni Uànema e Maggio dei Monumenti. È autrice di numerose pubblicazioni.

Nicola Ciancio è autore e manager di progetti culturali e ibridi con un passato da direttore creativo di eventi. La sua ricerca mira a creare “ambienti” in cui il pubblico diventa parte integrante del processo creativo. Nicola sviluppa progetti o insiemi di azioni “lente” e interdisciplinari (che spaziano tra cultura, arte, mercato, sociale, marketing, creatività, politica e intrattenimento) che si stratificano e si ramificano nei territori e nel tempo in cui operano, coinvolgendo comunità creative, innovatori sociali e culturali, residenti e nuovi arrivati per stimolare nuove narrazioni, cambiamenti sociali e impegno civico.Ha fondato e iniziato Non Riservato a Milano, rete orientata alla produzione di azioni creative nello spazio pubblico, sviluppata con l'associazione Ex-Voto, di cui è socio fondatore, in collaborazione con Fondazione Cariplo e Comune di Milano. Attualmente cura la direzione artistica di SuperOtium, di cui è anche ideatore e co-fondatore, residenza d'artista e struttura ricettiva a Napoli, curando il programma di residenza internazionale, gli eventi e le mostre con artisti locali, nazionali e internazionali. Sviluppa e cura inoltre progetti come Conversazioni Domestiche per Azioni Pubbliche, programma internazionale di scambio di pratiche finalizzato alla costruzione di progetti transnazionali.

Ex-Voto, Radical Public Culture, è collettivo e associazione culturale fondata nel 2005 a Milano e attiva a Napoli dove ha spostato la sua sede dal 2021. Ex-Voto idea, realizza e gestisce progetti complessi, interventi artistici, progetti ibridi, pubblicazioni, talk, eventi che indagano lo spazio pubblico, il patrimonio culturale materiale ed immateriale e le intelligenze del territorio come strumenti di valorizzazione delle comunità, delle collettività e spinte creative proprie ai luoghi. Negli anni l’Associazione ha collaborato tra gli alti con realtà come Fondazione Cariplo, La Triennale di Milano, Lo IED di Firenze e l’Arts University di Bournemouth. I progetti particolarmente rilevanti realizzati da Ex-Voto sono Non Riservato, progetto di rete a vocazione collaborativa delle realtà che agiscono a Milano nello spazio pubblico, Conversazioni Domestiche per Azioni Pubbliche, ciclo di incontri internazionale per ispirare e mostrare nuove prospettive sulla creatività, sull’arte, sulla cultura e sulla società; Hacking Monuments, public programme incentrato sulla ri-semantizzazione dei monumenti operata da artisti ed attivisti per Triennale Milano; Discover Napoli Responsably, residenza intensiva di esplorazione e progettazione sulla città di Napoli con gli studenti del master di Arts Management dello IED di Firenze; VVV-R, residenza e festival di video arte, in collaborazione con l’Arts University di Bournemouth.

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