Fresco di stampa, “La parola femminista” (Mondadori) è un libro di Vanessa Roghi, ricercatrice indipendente e autrice di programmi di storia per Rai Tre, Bodini Fellow presso l’Italian Academy della Columbia University (2020/2021). Una parola, quella del titolo, che non conosce mezze misure: la ami o la odi, la dici o la bruci. In questo saggio, l’autrice tocca i temi cardine del femminismo, dalla maternità all’aborto, dalla sessualità al genere, intrecciando voci di donne di tutte le età, intellettuali, scrittrici, giornaliste: per esempio Carla Lonzi, Elena Gianini Belotti, Michela Murgia. Una sorta di biografia collettiva che ci invita a non dimenticare il passato e a tenere aperta la discussione sulle possibilità che l’atto di «pensarsi e dirsi» può continuare a portare in questo Millennio. Un libro rivolto a chi si è perso per strada la parola femminista e ora sente di dover riempire quel vuoto, a chi si domanda perché questa parola sia scomparsa e poi riapparsa nelle nostre vite, e se non sarebbe meglio averla sempre accanto.
Aula Ex Dopo Lavoro
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